Istituzioni e dinamiche del Diritto

Incontri Seminariali di Diritto Pubblico

Con il contributo di: Banca Popolare dell’Emilia Romagna - Banco Popolare di Verona e Novara - Unicredit Banca - CCIAA Modena - Confindustria Modena

Amministrazione del mercato e amministrazione nel mercato


Amministrazione del mercato e amministrazione nel mercato
Sala del Teatro Fondazione Collegio San Carlo

MODENA, 10 FEBBRAIO 2006Sala del Teatro Fondazione Collegio San Carlo

Nel secondo appuntamento s’è sviluppato il tema del ruolo rivestito, nel quadro dei rapporti economici, dalla pubblica amministrazione, che dello Stato costituisce lo strumento operativo essenziale. L’importanza di tale ruolo emerge ove si consideri come le società contemporanee conoscano ormai la presenza di quote più o meno ampie di intervento nel mercato dei soggetti pubblici, i quali assumono, di volta in volta, le vesti di regolatori, fornitori di prestazioni, acquirenti o committenti di beni e servizi a diversi livelli, da quello comunitario e centrale per arrivare a quello regionale e locale, nonché da ultimo alle c.d. autorità amministrative indipendenti. Ed in una simile prospettiva la P.A. rappresenta un formidabile fattore di competitività del sistema paese in rapporto ad un contesto internazionale sempre più globalizzato.

Ai saluti del Prorettore prof. Rodolfo Cecchi e del Viceprefetto vicario dott. Mario Ventura, sono seguite la relazione introduttiva del prof. Aljs Vignudelli e quelle dei conferenzieri.

L’intervento del prof. F. G. Scoca (Univ. Roma “La Sapienza) s’è incentrato sulla collaborazione tra pubblico e privato, ed in particolare sull’esperienza delle c.d. società miste, le quali, discostandosi dalle tradizionali tipologie di cooperazione, danno luogo a nuove formule organizzative caratterizzate dalla compresenza di soggetti privati e P.A. Tale collaborazione istituzionale non è tuttavia scevra da problematiche, concernenti sia la natura sia il destino delle società in questione, di fronte al prevalere di orientamenti restrittivi anche a livello comunitario. Il che potrebbe far riemergere la vecchia formula della collaborazione funzionale (ossia limitata all’attività), ma attraverso istituti nuovi, quali il project financing o il general contractor.

Nella relazione La regolamentazione ed i controlli: le autorità amministrative indipendenti, il prof. N. Longobardi (Univ. de L’Aquila) ha ricostruito la genesi delle autorità amministrative indipendenti nel nostro ordinamento, a partire dai primi timidi riconoscimenti fino alla recentissima legge sulla tutela del risparmio. Se la creazione delle Authorities non è derivata da un disegno prestabilito, la presenza di questo nuovo modello di amministrazione si dimostra però in piena sintonia con il contesto attuale, caratterizzato dall’opzione a favore del mercato, resa vincolante dai Trattati Europei, e dall’affermarsi della globalizzazione, che richiede un nuovo atteggiarsi dell’intervento pubblico.

Il prof. A. Romano (Univ. Roma “La Sapienza”) è intervenuto su I nuovi artt. 19 e 20 della legge 241/90 dopo la legge sulla competitività, soffermandosi prevalentamente sulle implicazioni di carattere sistematico delle disposizioni in esame. In particolare, il nuovo testo dell’art. 20, applicando in modo generalizzato l’istituto del silenzio assenso, risulta difficilmente coordinabile con la tutela del terzo e l’autotutela, dal momento che manca materialmente l’atto da impugnare. L’art. 19 impone invece all’interprete di considerare come aboliti ex lege i provvedimenti autorizzatori ivi enunciati, a meno di non ritenere un atto di parte (la dichiarazione d’inizio attività) sostitutivo di quello amministrativo.

La relazione del prof. M. Pallottino (Univ. Roma “La Sapienza”) ha sviluppato il tema de Il nuovo sistema della qualificazione delle imprese ai fini della partecipazione alle gare. Se il principio per cui un soggetto privato che tratti con l’amministrazione dev’essere “qualificato” sotto il profilo della moralità ed affidabilità è da sempre incontestato, la relativa disciplina è stata oggetto di vari interventi riformatori. Più in particolare, oltre il sistema di qualificazione, s’è analizzato l’impatto sulla normativa interna dell’istituto comunitario dell’avvalimento, ossia della possibilità di beneficiare dei requisiti di altro soggetto con in quale si sia stabilito legame giuridico.

L’intervento del prof. A. Police (Univ. Tor Vergata Roma) ha avuto ad oggetto La certificazione antimafia e l’attività d’impresa, ossia quell’attività di regolazione inquadrabile nella c.d. “amministrazione d’ordine” del mercato. S’è analizzato lo sviluppo della normativa sul tema e specifica attenzione è stata data alla disciplina attuale, di cui si sono messe in luce alcune debolezze, individuate nell’ampliamento delle esenzioni dal sistema di controllo, nell’ampio utilizzo dell’autocertificazione e nella dilatazione dei termini d’efficacia degli atti certificatori. S’è infine esaminato l’istituto delle informazioni prefettizie, con specifico riguardo alla loro natura e all’estensione del sindacato giurisdizionale sulle stesse.

Il prof. G. Della Cananea (Univ. Federico II Napoli) s’è occupato de Le sovvenzioni e gli incentivi per le imprese, affrontandone dapprima il profilo fattuale-quantitativo e poi quello propriamente giuridico della legislazione d’ausilio alle imprese, per soffermarsi infine sui profili organizzativi, attualmente ispirati ad un modello di “governo dissociato” delle risorse finanziarie. Alla luce di questi rilievi, ci s’è chiesti se lo Stato finanziatore, agli albori del XXI secolo, sia veramente recessivo, concludendo con l’auspicio che si possa affermare un nuovo sistema capace di assicurare la trasparenza e l’efficienza dell’uso del pubblico denaro.

Nella relazione Le competenze delle amministrazioni regionali in materia economica, la prof.ssa A. Moscarini ha analizzato gli effetti della riforma del Titolo V della Costituzione sull’allocazione di tali competenze alla luce dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza previsti dall’art. 118 Cost. Le amministrazioni regionali incontrano tuttavia non pochi ostacoli costituiti dall’inscindibilità tecnica dei grandi servizi a rete, mentre gli operatori privati trovano, nel livello regionale, un temperamento della imperante globalizzazione dei processi produttivi.

L’intervento del dott. F. Casolari (Univ. Modena e Reggio Emilia) s’è focalizzato sui profili istituzionali de La disciplina comunitaria sugli aiuti di Stato. In merito, i forti margini di discrezionalità delle istituzioni comunitarie, oltre a porre una questione di “accountability” delle stesse, influiscono sull’equilibrio tra spinte integrazioniste di livello comunitario e pianificazione delle politiche economiche nazionali. Attraverso la la vigilanza sull’azione delle istituzioni si può infatti contrastare il protezionismo economico dei singoli Stati.