Il pensiero e l’opera di
Vittorio Emanuele Orlando

Le radici dei costituzionalisti modenesi
Aljs Vignudelli, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Le radici dei costituzionalisti modenesi

Siamo sinceramente orgogliosi del fatto che la scelta per il primo appuntamento seminariale di questo triennio dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti, presieduta da Massimo Luciani, su “Le radici del pensiero costituzionalistico”, sia caduta sull’Ateneo mutinense, dove Vittorio Emanuele Orlando tenne la sua famosa prolusione inaugurale, dopo essere stato chiamato nel 1885 alla prestigiosa Cattedra di Diritto costituzionale.
L’importanza per il Diritto pubblico dei princìpi enunciati in quella sede – e poi ulteriormente ripresi e sviluppati nelle successive prolusioni di Messina e Palermo – è sufficientemente nota per non dover essere ricordata nei suoi dettagli. Basterà allora dire che essi (princìpi), venendo a rappresentare il manifesto del moderno specialismo scientifico disciplinare nella giuspubblicistica italiana, costituirono allora per gli studiosi del diritto l’autentico “spartiacque” non soltanto tra due generazioni, ma anche e soprattutto tra due differenti (e per certi versi addirittura contrapposte) modalità di concepire il proprio oggetto di studio.
L’eredità “modenese” del grande giurista palermitano, dal canto suo, non si limitò ai soli frutti del suo pensiero, estendendosi bensì anche alla sua “progenie accademica”, se è vero che il suo allievo più celebre, Santi Romano, proprio a Modena, oltre a reggere la stessa Cattedra, maturò tanta parte della sua celebrata Teoria della pluralità degli ordinamenti giuridici, data poi alle stampe in terra pisana.
Del resto, questo è stato solo l’inizio di una importante tradizione di “rapporti privilegiati” tra gli studiosi del diritto pubblico e l’Ateneo modenese, che può vantare quali suoi ex docenti – tra gli altri – personalità come Gaetano Arangio-Ruiz, Luisa Riva Sanseverino, Donato Donati, Piero Calamandrei, Giuseppe Dossetti, Antonio Amorth, fino a giungere in tempi più vicini a Giuliano Amato, Alessandro Pace e Giuseppe Ugo Rescigno.

Aljs Vignudelli
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia