Eh già, sembrava la fine del mondo, ma siamo ancora qua
Sembra passata un’era dal tempo della pandemia, quando eravamo confinati in casa e senza la possibilità di condurre i consueti appuntamenti scientifici e culturali presso questa nostra amata e prestigiosa Accademia. Infatti, prima che il Covid-19 si abbattesse ferocemente su di noi, eravamo pronti ad effettuare due manifestazioni in onore di significativi personaggi della nostra grande famiglia scientifica, ovvero i professori Antonio Amorth e Giorgio Lombardi. Per il primo avevamo approntato un autentico parterre de rois e per il secondo ne stavamo componendo uno di non minor pregio, avendo già avanzato la proposta al prof. Giorgio Pighi, Presidente della sezione di Scienze morali, giuridiche e sociali dell’Accademia dei Dissonanti (la nostra), che aveva istruito la pratica, e si stava quasi per fissare la data quando è crollato il mondo. E solo Dio sa se saremo ancóra in grado di riprendere il filo del discorso alle stesse condizioni di allora poiché, com’è noto, omnia mutantur!
La sosta forzata, tuttavia, non è stata depressa e inerte, ma anzi ancor più operosa, sia – come sempre – nella produzione e promozione scientifica attraverso la Rivista Lo Stato e le nostre tre collane (Quaderni dello Stato, Piccole Conferenze e Il poggiolo dei medardi), sia – dal 2022 – con la creazione di un sito digitale che porta il nostro nome (ovvero Seminari Mutinensi) e che d’ora in avanti mostrerà facilmente e in tempo reale a tutti i visitatori quello che abbiamo fatto e quello che faremo secondo le migliori intenzioni. E già nell’autunno scorso abbiamo ripreso le attività c.d. “in presenza” riproponendo una nostra ciclica iniziativa denominata Cinema e Costituzione, con cinque proiezioni seguite da altrettante analisi e commenti di autorevoli giuspubblicisti, tenutesi presso il Dipartimento di Giurisprudenza del nostro Ateneo e (una) presso l’Accademia Militare di Modena. Ma rispetto all’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena questa, come dicevo, è la nostra prima apparizione dopo il disastro, che speriamo sia feconda e della quale invitiamo il pubblico, così numeroso e attento, a seguire i lavori, visto il prestigio sia dei presentatori, sia degli autori oltreché l’interesse generale che queste tematiche possono sicuramente suscitare.
Ebbene, comunque sia e nonostante tutto, siamo ancóra qua, come direbbe Ettore Petrolini, «più belli e più superbi che pria» con un incontro auspico apprezzabile, relativo alla presentazione di due pubblicazioni della nostra collana Piccole Conferenze, l’una dedicata a La dimensione giuridica di Dante Alighieri, il cui autore è il prof. Giuseppe Morbidelli, Emerito di Diritto amministrativo della Sapienza – Università di Roma, che viene presentata dal prof. Marco Veglia dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, l’altra intitolata La giustizia penale di Alessandro Manzoni, uscita dalla penna del prof. Gaetano Insolera, anch’esso dell’Università di Bologna e presentata dalla dottoressa Eleonora Mazzoni (attrice, autrice e sceneggiatrice), in questi giorni pure lei in libreria con un libro pubblicato presso i tipi dell’Einaudi dal titolo Il cuore è un guazzabuglio (Vita e capolavoro del rivoluzionario Manzoni), che sta registrando una lusinghiera accoglienza di pubblico e critica.
Malauguratamente, tuttavia, siamo un’anatra zoppa per quanto riguarda la presenza materiale di tutti irelatori, a causa del deragliamento di un treno merci a Firenze che ha causato il blocco totale del traffico ferroviario nella tratta Roma–Bologna, compromettendo la venuta a Modena tanto di Eleonora Mazzoni, quanto di Giuseppe Morbidelli, entrambi questa mattina in partenza dalla Capitale. Per la verità, quest’ultimo era riuscito rocambolescamente a procurarsi un passaggio in auto à bout de souffle nel miraggio di prendere un treno una volta guadagnata Firenze quando nel tragitto s’è capottato un grosso mezzo che aveva un carico di equini, bloccando, questa volta, l’autostrada Roma-Bologna, tant’è che a un certo punto ho ricevuto una telefonata da un Morbidelli sconsolato il quale mi riferiva che, mentre stavamo parlando, la sede stradale era percorsa qua e là da destrieri in libera uscita che erano riusciti a evadere dalla cattività del camion che li stava trasportando: mi figuro la scena che a tratti ricorda comicamente le atmosfere del Monsieur Hulot nel caos del traffico di Jaques Tati. Sicché, grazie anche a quanto l’esperienza pandemica ci ha insegnato in questi anni, procederemo con una parte dei convegnisti presenti in corpore vili e con l’altra parte sullo schermo per mezzo di un collegamento digitale Modena, Firenze, Roma. Il che mi dà l’occasione di salutare anche il folto pubblico “a distanza” di avvocati e soprattutto – com’è stato detto – di ringraziare il Consiglio dell’Ordine di Modena che ha favorito e promosso questo prezioso collegamento digitale.
Non mi resta quindi che dare la parola al professor Marco Veglia che ci parlerà del volumetto dedicato al Sommo Poeta, augurandomi che il pomeriggio di studio sia per tutti piacevole e fecondo di spunti per una proficua riflessione ulteriore.
La sosta forzata, tuttavia, non è stata depressa e inerte, ma anzi ancor più operosa, sia – come sempre – nella produzione e promozione scientifica attraverso la Rivista Lo Stato e le nostre tre collane (Quaderni dello Stato, Piccole Conferenze e Il poggiolo dei medardi), sia – dal 2022 – con la creazione di un sito digitale che porta il nostro nome (ovvero Seminari Mutinensi) e che d’ora in avanti mostrerà facilmente e in tempo reale a tutti i visitatori quello che abbiamo fatto e quello che faremo secondo le migliori intenzioni. E già nell’autunno scorso abbiamo ripreso le attività c.d. “in presenza” riproponendo una nostra ciclica iniziativa denominata Cinema e Costituzione, con cinque proiezioni seguite da altrettante analisi e commenti di autorevoli giuspubblicisti, tenutesi presso il Dipartimento di Giurisprudenza del nostro Ateneo e (una) presso l’Accademia Militare di Modena. Ma rispetto all’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena questa, come dicevo, è la nostra prima apparizione dopo il disastro, che speriamo sia feconda e della quale invitiamo il pubblico, così numeroso e attento, a seguire i lavori, visto il prestigio sia dei presentatori, sia degli autori oltreché l’interesse generale che queste tematiche possono sicuramente suscitare.
Ebbene, comunque sia e nonostante tutto, siamo ancóra qua, come direbbe Ettore Petrolini, «più belli e più superbi che pria» con un incontro auspico apprezzabile, relativo alla presentazione di due pubblicazioni della nostra collana Piccole Conferenze, l’una dedicata a La dimensione giuridica di Dante Alighieri, il cui autore è il prof. Giuseppe Morbidelli, Emerito di Diritto amministrativo della Sapienza – Università di Roma, che viene presentata dal prof. Marco Veglia dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, l’altra intitolata La giustizia penale di Alessandro Manzoni, uscita dalla penna del prof. Gaetano Insolera, anch’esso dell’Università di Bologna e presentata dalla dottoressa Eleonora Mazzoni (attrice, autrice e sceneggiatrice), in questi giorni pure lei in libreria con un libro pubblicato presso i tipi dell’Einaudi dal titolo Il cuore è un guazzabuglio (Vita e capolavoro del rivoluzionario Manzoni), che sta registrando una lusinghiera accoglienza di pubblico e critica.
Malauguratamente, tuttavia, siamo un’anatra zoppa per quanto riguarda la presenza materiale di tutti irelatori, a causa del deragliamento di un treno merci a Firenze che ha causato il blocco totale del traffico ferroviario nella tratta Roma–Bologna, compromettendo la venuta a Modena tanto di Eleonora Mazzoni, quanto di Giuseppe Morbidelli, entrambi questa mattina in partenza dalla Capitale. Per la verità, quest’ultimo era riuscito rocambolescamente a procurarsi un passaggio in auto à bout de souffle nel miraggio di prendere un treno una volta guadagnata Firenze quando nel tragitto s’è capottato un grosso mezzo che aveva un carico di equini, bloccando, questa volta, l’autostrada Roma-Bologna, tant’è che a un certo punto ho ricevuto una telefonata da un Morbidelli sconsolato il quale mi riferiva che, mentre stavamo parlando, la sede stradale era percorsa qua e là da destrieri in libera uscita che erano riusciti a evadere dalla cattività del camion che li stava trasportando: mi figuro la scena che a tratti ricorda comicamente le atmosfere del Monsieur Hulot nel caos del traffico di Jaques Tati. Sicché, grazie anche a quanto l’esperienza pandemica ci ha insegnato in questi anni, procederemo con una parte dei convegnisti presenti in corpore vili e con l’altra parte sullo schermo per mezzo di un collegamento digitale Modena, Firenze, Roma. Il che mi dà l’occasione di salutare anche il folto pubblico “a distanza” di avvocati e soprattutto – com’è stato detto – di ringraziare il Consiglio dell’Ordine di Modena che ha favorito e promosso questo prezioso collegamento digitale.
Non mi resta quindi che dare la parola al professor Marco Veglia che ci parlerà del volumetto dedicato al Sommo Poeta, augurandomi che il pomeriggio di studio sia per tutti piacevole e fecondo di spunti per una proficua riflessione ulteriore.
Aljs Vignudelli
Presidente di Seminari Mutinensi
Presidente di Seminari Mutinensi